Geografia
L’isola di Cres (Cherso) giace nell’insenatura del Golfo di Rijeka (Fiume) ed in quella parte dell’Adriatico denominata Quarnero. Il centro principale dell’isola è la città di Cres (Cherso), che trova la sua collocazione nell’omonima baia, circondata da un terreno collinoso e riparata dai venti di tramontana e bora. Gli insediamenti minori dell’isola sono per la maggior parte situati a sud del centro cittadino.
L’isola è divisa in due zone che ne determinano il clima e la vegetazione. La parte settentrionale (submediterranea) possiede tutti i requisiti di un clima continentale con temperature più basse della media nei mesi invernali ed una maggior frequenza di periodi piovosi, mentre la vegetazione è principalmente composta da alberi a foglia caduca. Quella meridionale (eumediterranea) si contraddistingue per una vegetazione dominata da boschi di leccio a foglie sempreverdi e dalla macchia, dalla gariga e dalla steppa. Entro i suoi limiti ristretti l’isola racchiude in sé le diversità climatiche, geologiche, pedogenetiche e morfologiche di un continente, paragonabili sotto diversi aspetti a quelli presenti nell’isola di Creta.
La formazione geologica dell’isola di Cherso – Lussino, Arbe e l’area del Quarnero in generale è strutturalmente dominata (secondo gli studi del geologo buiese Silvio Vardabasso) da rocce calcaree mesozoiche. La struttura a pieghe asimmetriche va lungo un asse tettonico da NNW a SSE con nuclei sinclinalici eocenici e anticlinalici cretacei che si sono formati durante il corrugamento orogenetico (formazione delle montagne) della crosta terrestre. L’innalzamento della crosta è dovuta a queste pieghe, nelle quali le masse calcareo-dolomitiche risultano essere degli accavallamenti, delle sovrapposizioni su delle rocce sedimentarie di teneri Flysch. Il territorio carsico, che si estende dai dintorni di Trieste fino all’Istria ed alla rientranza del Quarnaro, è in prevalenza composto da rocce calcaree, le quali, a causa della loro disgregazione per cause atmosferiche, vengono col tempo a formare il “terreno” carsico. I componenti minerali, quale risultato della disgregazione, vengono, con lo scorrere dei periodi geologici, a mescolarsi con le diverse forme viventi ivi installate e con sostanze organiche in decomposizione; l’insieme di minerali e particelle organiche forma come risultato il terreno. L’humus è a sua volta la parte organica del suolo che contiene quantità variabili di materiale organico amorfo e rappresenta lo 0,5% della parte più superficiale del suolo, in zone aride, e il 2 – 5% in zone umide. Il rimanente del suolo è occupato dalla parte inorganica (particelle minerali). Su questi presupposti climatici e geologici dettati dalla natura, si sarebbe svolta l’opera degli abitanti di Cherso.